Come monitorare

Una delle principali sfide nel monitoraggio dei grandi carnivori è l’estensione territoriale della popolazione che spesso si estende oltre i confini nazionali e riguarda diversi paesi. Le grandi dimensioni territoriali non consentono di monitorare tutte le aree con la stessa intensità.

Attività di monitoraggio e pianificazione del campionamento

Nessun singolo metodo è in grado di rispondere a tutti i parametri citati. Pertanto, viene utilizzata una combinazione di metodi di monitoraggio per valutare lo stato di una popolazione.

Raccolta di osservazioni casuali

La raccolta di dati attraverso segnalazioni casuali di persone qualsiasi (“citizen science”), definito anche come monitoraggio opportunistico, può essere molto efficace. Migliaia di persone trascorrono ogni giorno del tempo nelle foreste. È logico che ogni tanto una lince (o un suo segno di presenza) sia avvistato da un cittadino qualunque. Molte persone sono fortemente motivate a riferire le loro scoperte – vedere una lince rappresenta un evento emozionale. Il team del progetto deve assicurarsi che i cittadini sappiano dove riferire (portale web, geodatabase). Se la segnalazione viene fatta in tempi rapidi, è possibile utilizzare le osservazioni casuali per raccogliere ulteriori dati di monitoraggio: le tracce segnalate di una lince possono essere seguite dai ricercatori della squadra di monitoraggio al fine di trovare un campione genetico (fatta, urina) oppure per posizionare una trappola fotografica in prossimità di una preda per identificare l’individuo di lince, quando ritorna.

La raccolta di osservazioni casuali è uno strumento efficiente ed economico con il quale l’intera area di distribuzione può e deve essere coperta. Questo metodo deve essere applicato anche in aree in cui sono in atto metodi di monitoraggio più sofisticati, per consentire la calibrazione e l’estrapolazione da un’area con un elevato sforzo di monitoraggio ad aree con basso sforzo.

Un caso particolare di osservazione casuale è il ritrovamento di una lince morta. Un’autopsia dovrebbe sempre mirare a determinare la causa della morte. Questo fa parte anche del cosiddetto monitoraggio dei conflitti, in caso di uccisioni illegali.

Fototrappolaggio

Le trappole fotografiche sono diventate molto popolari per monitorare la fauna selvatica. Forniscono i migliori risultati per le specie che hanno segni individuali, ad es. la lince con le sue maculature. Le immagini di lince vengono raccolte mediante trappole fotografiche installate nell’ambito di progetti di ricerca o da forestali, guardiacaccia, cacciatori o naturalisti. Anche le foto possono comunque essere il risultato di azioni casuali.

Scelta della stagione: sia per gli studi sull’occupazione (occupancy) che quelli basati sul metodo della cattura-ricattura è necessario che la popolazione sia il più possible “chiusa”, ad es. senza nascite, morti, immigrazione, emigrazione. Ciò significa che il campionamento ideale dovrebbe avvenire al di fuori della stagione delle nascite, fuori dalla stagione di dispersione e fuori dalla stagione in cui si verifica la maggior parte della mortalità. Pertanto, maggio e giugno possono essere esclusi a causa delle nascite. La separazione dalla madre può iniziare già durante la stagione degli amori, ma ha un picco in aprile. La dispersione di solito termina entro la fine di ottobre. Poiché la lince non è oggetto di prelievo venatorio nella popolazione Alpina e Dinarica, non vi è alcun picco nella mortalità. La stagione migliore per il fototrappolaggio quindi può essere definita quella tra ottobre e aprile. L’inverno è anche una buona stagione per il fototrappolaggio perché la lince può essere invitata a camminare lungo una traccia preparata ad hoc nella neve e che la invita a seguirla inducendola a passare davati a una fotocamera. Una maggiore possibilità di ottenere foto di lince è data anche durante la stagione degli amori a causa della maggiore mobilità della lince.

Genetica

Il monitoraggio genetico consente di rispondere a un ampio spettro di domande, da un livello individuale a quello di popolazione. Tutte le opportunità per raccogliere campioni genetici devono essere sfruttate: seguire le tracce nella neve per trovare marcature di urina o fatte, prelevare campioni di saliva dai resti di prede, cercare fatte nei dintorni di una predazione, installare trappole a pelo, raccogliere campioni di sangue durante le catture o campioni di tessuto di animali morti.

 Ricerca di tracce nella neve

La ricerca di trace nella neve è una azione coordinata e sistematica utile a monitorare la lince. Idealmente un transetto segue una strada forestale dal fondo della valle fino alla cresta della montagna, con l’obiettivo di intersecare una pista di lince. La traccia di lince dovrebbe essere poi seguita (in entrambe le direzioni) alla ricercar di un campione genetico, (presumendo che il gruppo di operatori abbia esperienza sufficiente per valutare il rischio, ad esempio, di valanghe, ecc.). La copertura nevosa completa è un prerequisito per il monitoraggio nella neve, che viene eseguito 48 ore + – 24 ore dopo una nevicata. Questo dà agli animali abbastanza tempo per muoversi, ma evita che le tracce diventino troppo “caotiche”. L’ideale è la prima neve dell’inverno, poiché l’altezza della neve è minore.